Il browser che stai utilizzando presenta delle incompatibilità con il sito. Ti invitiamo ad installare le ultime versioni di Chrome o Firefox per poter utilizzare tutte le funzionalità.

BOTANICA QUEER
BOTANICA QUEER
ORLANDOFESTIVAL

Durata: 90 min

Lingua: Italiano

Regia: Nina's Drag Queens

Un happening di teatro drag sulla radice del pregiudizio.
Una lezione di botanica sui tacchi alla scoperta dell'essenza queer dell'universo vegetale.
Una riflessione camminata sul rapporto Essere Umano-Natura.
Cosa significa essere queer? Cosa c'entra la botanica con la cultura queer?
È possibile che una biologa e una drag queen arrivino alle stesse conclusioni?
A queste e ad altre domande, proveremo a dare risposta e lo faremo a partire da un fiore.
Le piante sono “l'altro da noi” per antonomasia: organismi complessi, hanno trovato risposte adattative
raffinatissime che non siamo in grado di apprezzare perché fuori dai nostri schemi mentali animali.
Sono diverse per evoluzione e, a dispetto del fatto che senza di loro non potremmo sopravvivere,
vengono considerate esseri inferiori, poco più che inanimati, di cui disporre liberamente.
Eppure le piante hanno tanto da insegnare.
Sono intelligenti, dotate di sensi a noi sconosciuti, non gerarchiche, per lo più cooperative.
Le piante sono queer: organismi variopinti, multiformi, dal genere fluido, difficili da inquadrare in poche
categorie. Sono un inno alla varietà.
Il percorso si svilupperà fra odi alla fisiologia vegetale, canti per stimolare lo sviluppo dell'apparato
radicale degli alberi del parco, affondi ecofemministi e coreografie collettive.
Guida di un rito pagano molto pop, la Drag Queen: maschera ambivalente, in bilico fra mondi.
Così come in bilico, fra leggerezza e profondità, fra spettacolo e scienza, vuole procedere la
performance.

90 min

Lingua: Italiano

Regia: Nina's Drag Queens

Un happening di teatro drag sulla radice del pregiudizio.
Una lezione di botanica sui tacchi alla scoperta dell'essenza queer dell'universo vegetale.
Una riflessione camminata sul rapporto Essere Umano-Natura.
Cosa significa essere queer? Cosa c'entra la botanica con la cultura queer?
È possibile che una biologa e una drag queen arrivino alle stesse conclusioni?
A queste e ad altre domande, proveremo a dare risposta e lo faremo a partire da un fiore.
Le piante sono “l'altro da noi” per antonomasia: organismi complessi, hanno trovato risposte adattative
raffinatissime che non siamo in grado di apprezzare perché fuori dai nostri schemi mentali animali.
Sono diverse per evoluzione e, a dispetto del fatto che senza di loro non potremmo sopravvivere,
vengono considerate esseri inferiori, poco più che inanimati, di cui disporre liberamente.
Eppure le piante hanno tanto da insegnare.
Sono intelligenti, dotate di sensi a noi sconosciuti, non gerarchiche, per lo più cooperative.
Le piante sono queer: organismi variopinti, multiformi, dal genere fluido, difficili da inquadrare in poche
categorie. Sono un inno alla varietà.
Il percorso si svilupperà fra odi alla fisiologia vegetale, canti per stimolare lo sviluppo dell'apparato
radicale degli alberi del parco, affondi ecofemministi e coreografie collettive.
Guida di un rito pagano molto pop, la Drag Queen: maschera ambivalente, in bilico fra mondi.
Così come in bilico, fra leggerezza e profondità, fra spettacolo e scienza, vuole procedere la
performance.
Non ci sono spettacoli legati a questo evento.
I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.